La Madonnina dei Custù
Tutto nasce dalla località Bottonaga (così detta per via di una fabbrica di bottoni presente nel quartiere), località “fuori dalla Porta di S.Nazaro” (dalle parti di Via Corsica-Via Zara).
In quella zona, anticamente, si coltivavano e zappavano orti per poi portare il raccolto al mercato e ricavarne quanto necessario per sbarcare il “lonare”.
Il giorno della festa, della Madonnina dei Custù (i “custù” sono i torsoli, la parte più dura delle verze), però ci si rivestiva degli abiti buoni e si faceva onore alla Madonnina di S.Maria in Silva, Madonna del Buon Viaggio, detta anche Madunnina dei Custù, che veniva accostata all’ortaggio (custù) e, nel tempo, diventata protettrice dei viandanti che passavano lì davanti e dei residenti che chiedevano grazie per preservare i loro raccolti. E proprio in quel giorno le trattorie e osterie del circondario preparavano i casoncelli (casonsei), tipica pasta bresciana ripiena fatta in casa.
La tradizione è stata ripresa dagli alpini della locale sezione, perciò ogni anno, nella terza domenica di Novembre, viene riproposta questa antica festa con assaggi di casoncelli e fiera di bancarelle.